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Il baseball è sorgente e strumento di integrazione e inclusione sociale: il documentario realizzato dal “nostro” Gustavo Eduardo Denis Desloges che abbiamo intervistato

“Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e com’è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”

Così scrisse amareggiato Dante Alighieri nella Divina commedia. Cacciato via dalla Firenze che amava, il Sommo sapeva bene quel che diceva e che soprattutto soffriva nell’essere dovuto fuggire dalla sua patria. E lo sanno bene anche quei dirigenti e atleti che hanno lasciato la propria terra e le famiglie d’origine per inseguire uno o più sogni sia professionali che sportivi.

La loro testimonianza è parte fondamentale dell’emozionante e toccante documentario intitolato Carrera e realizzato sul campo del Cali Roma da Gustavo Eduardo Denis Desloges, giornalista venezuelano, giocatore e neo coach della nostra Under 12.

Gustavo, laureato dopo cinque anni di studio in giornalismo e produzioni audiovisive nel suo Paese ha ventisei anni e due anni or sono è arrivato a Roma dal Venezuela. Prima di approdare in Italia lavorava per una televisione regionale e collaborava con delle emittenti radiofoniche seguendo la lega professionale venezuelana di baseball.

Quando sono arrivato in Italia – ha dichiarato a margine di una proiezione– mi sono approcciato al baseball giocato quasi per caso e da poche settimane, grazie al manager Marco Brandi, sono stato nominato coach del Cali Roma, categoria Under 12. Nel mio documentario ho cercato di raccontare l’aspetto umano rappresentato ed espresso dal nostro sport che ci educa alla consapevolezza di sentirci tutti parte di una famiglia allargata vera e propria senza discriminazioni e differenze di sesso, nazionalità, credi religiosi, tradizioni e identità culturali. Una famiglia variopinta e bene assortita oltre che disciplinata che soprattutto fa sport per divertirsi. Sentimenti ed emozioni che spero di essere riuscito a evidenziare in questo mio lavoro che in Italia mi auguro sarà il primo di tanti altri che seguiranno in futuro.

Grazie Gustavo!

COMUNICAZIONE CALI ROMA SPRINT 24

Il documentario