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Un’ottima annata per le Caligirls

Un finale di stagione in crescendo ha fatto cambiare volto ad una prima parte di campionato approcciata in maniera titubante da parte delle ragazze del Cali Roma, apparse poco consapevoli nelle proprie capacità e, quindi, in campo poco determinate ed incisive. Poco alla volta, però, l’intenso lavoro realizzato di settimana in settimana ha permesso di far emergere tutte le qualità in possesso del gruppo rossoblù, oltreché di collaudare tutti i meccanismi tattici provati e riprovati in allenamento. Nell’ultima parte di stagione la difesa ha concesso veramente poco ed un attacco più attento alle esigenze della squadra più che all’individualismo ha permesso alle ragazze di risultare molto più concrete ed incisive. Bene anche l’inserimento nel gruppo di alcune giovani, che si sono integrate al meglio con le “veterane” e sono riuscite a supportare la squadra nel momento delle difficoltà. Parliamo di Giorgia Unfer e Snigdha Esposito, esordienti nel mondo del softball, dopo l’esordio in campionato un po spaesato e impreciso, ora sanno immediatamente disporsi in campo, grazie all’ambiente e alla motivazione che le circonda, appena entrano in scena. Le due ragazze, dopo gli impegni portati a termine in campionato, hanno ricevuto il nulla osta necessario del Cali Roma per partecipare alle “Sicily series 2019” che le vedrà protagoniste in terra messinese da lunedì 5 a mercoledì 7, insieme a cinque team. Due di loro arrivano direttamente dagli Stati Uniti, Team Red Stars e Team Blue Stars, mentre le restanti tre sono italiane: Italy All Stars, Sicily All Star e Valmarecchia Softball. La convocazione di Giorgia e Snigdha è l’ennesima soddisfazione per lo staff delle Caligirls, consapevole fin dall’inizio del campionato di avere gruppo che aveva bisogno di tempo per trovare la propria dimensione e amalgama, e scontava oltretutto assenze importanti, non ultima le precarie condizioni del ricevitore Arianna Pecci. “Orfane” in questa season 2019 della batteria titolare Telò-De Luca, dell’esterno Scotto e del prima base Alfano, lo Staff Caligirls si è molto impegnato a trovare il giusto equilibrio nei nuovi ruoli e superare il contraccolpo psicologico delle vicende del mercato trasferimenti e assenze importanti. Come il fisiologico abbandono: nello sport, il modo in cui i genitori reagiscono a vittorie e sconfitte manda forti messaggi ai ragazzi sul valore attribuito all’esperienza sportiva e al figlio stesso come persona. I genitori devono cercare di distinguere tra le proprie motivazioni e quelle del figlio, ci sono molte ragioni per cui fa loro piacere che i figli pratichino uno sport, magari essi stessi sono stati ex atleti e vogliono che anche i propri figli vivano l’esperienza agonistica. Essi però devono considerare che la motivazione è individuale e che la loro può non coincidere con quella dei figli. Infine, i genitori dovrebbero poi essere consapevoli che essi rappresentano modelli di ruolo e di comportamento; nel processo educativo un aspetto importante è la coerenza fra quello che gli adulti chiedono ai ragazzi ed i loro propri comportamenti: se c’è coerenza, il messaggio educativo passa in modo limpido, ma se c’è discordanza fra ciò che si dice e come ci si atteggia, l’aspetto comportamentale diventa predominante. I genitori rappresentano dei modelli di comportamenti critici, come quelli legati all’autocontrollo, alla gestione della frustrazione o ad aspetti di etica. Le elevate pressioni dei genitori, le grandi aspettative e le critiche con il conseguente poco sostegno diminuiscono la sensazione di godimento, provocano ansia e abbandono. Dal punto di vista motivazionale non va trascurata nemmeno l’influenza che i compagni possono avere in proposito. Durante gli allenamenti e le competizioni, i ragazzi e le ragazze interagiscono molto tra di loro, vivono relazioni significative, dai compagni ricavano informazioni importanti sul proprio livello di abilità e competenza. Inoltre, man mano che i ragazzi crescono, il giudizio dei compagni acquista progressivamente maggior peso nella valutazione di aspetti di sé, quale, ad esempio, la competenza motoria. È dunque importante che anche i ragazzi acquisiscano consapevolezza del’impatto che i propri atteggiamenti possono avere, riflettano sulle reazioni nei momenti emotivamente carichi e sugli effetti che commenti e critiche possono avere sugli altri. La famiglia del Cali Roma in tutto questo è stata sempre protagonista e le sue atlete hanno scritto le pagine della sua storia. Quest’anno più che mai, le veterane Giulia Longhi e Priscilla Brandi hanno contribuito alla qualificazione olimpica di Tokyo 2020 e alla vittoria nel campionato europeo 2019. Giorgia Telò, dopo la vittoria all’europeo 2018, sarà protagonista al U-19 Women’s Softball World Cup che si svolgerà a Irvine, California, dal 10 al 17 agosto. Alessia Brandi, fresca vice campionessa d’europa U16, una medaglia d’argento dopo una settimana di splendido softball sui tre impianti di Zagabria. Le azzurrine hanno conquistato il posto nel gran ballo finale dopo aver perso due partite nelle fasi precedenti (2-3 contro la Russia e 1-6 contro l’Olanda), ma – messe con le spalle al muro – hanno realizzato la più grande prestazione del proprio torneo superando con un netto 12-0 la Repubblica Ceca, nazionale accreditata da molti come la terza forza al pari di azzurre e orange. Il presidente Consuelo Terrevoli con tutto lo staff, augura a tutte le ragazze impegnate nei vari tornei, un buon divertimento, buon softball e buone vacanze alle Caligirls